2.11.06

Orizzonti verticali 

posted in Voci- by Mapi per gentile concessione a LucaniArt
di Maria Pina Ciancio
Cercò l'interruttore della luce. Erano le quattro e un quarto e non aveva chiuso occhio tutta la notte. Un pausa interiore. Poi con un gesto rituale e istintivo prese foglio e penna dal ripiano del tavolo. Cinque, dieci minuti e le parole non vennero, o meglio, le parole avrebbero voluto venire così com'erano, semplici e scomposte. Fredde e scorticate. Maledette e logore. Avrebbero voluto accompagnare il vento nella sua folle e ignota corsa verso un esilio indisturbato. Sollevare foglie, carte, strappare fiocchi e cappelli dalle teste. Condannare, assolvere o salvare. Essere vita, morte, odio, amore, nascita, vittoria e abbandono senza riparo. Alle quattro e un quarto di notte, stanotte M* sapeva e non poteva. Ed era così chiaro quel buio della mente. Un lampo potente e consapevole, da far luce all'epigrafe di morte che gli avevano etichettato addosso. In alto, in basso, porte socchiuse ovunque. Orizzonti verticali ricuciti a mano dai pensieri. Odore di cenere, cannella e scorza d'arancia sbriciolata tra le dita. Ripose foglio e penna sul comodino e spense l'interruttore della luce. La vita tutta negli occhi adesso. Le parole un grumo nella testa e sul cuscino. Deliranti e impossibili. Quella notte di vento, una mano sul petto, l'altra sulla fronte, seppe il senso della resa. Quello che nasce da un dolore irresponsabile e lento. E fu all'incrocio con l'alba, quando il vento finì, che il suo tempo risuonava già altrove.

Maria Pina Ciancio
(Winterthur, 1965) cura il blog letterario LucaniArt e altri progetti in rete.

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5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

molto bella ed inspirata.... all'incrocio dell'alba! Un bacio Mapi!!!

04 novembre, 2006 21:30  
Anonymous Anonimo said...

Direi che è quello che permette di essere quello che siamo, e quello che diventeremo. In fondo siamo un ammasso di pezzi di ricordi.
Ciao
Olmo

06 novembre, 2006 20:11  
Anonymous Anonimo said...

si sente che dietro c'è tutta la potenza della poesia.

12 novembre, 2006 18:12  
Blogger brainy said...

Tutta l'alchimia delle parole, che fluiscono in libertà.....grazie per questa bella emozione Mapi.

Ciao
Rossana

14 gennaio, 2008 22:41  
Anonymous Anonimo said...

Grazie a te Rossana. Era una notte dello scorso anno e il vento soffiava davvero. Dormivo a casa di mia zia, una stanza della memoria che mi ha sempre smosso emozioni (dovrei comprarla quella stanza o chissà, forse solo fittarla)
Mapi :-)

15 gennaio, 2008 22:46  

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